Dolomiti Patrimonio Naturale UNESCO!

Il 26 giugno 2009 l’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation) ha inserito le Dolomiti nella lista dei Patrimoni naturali dell’umanità.

Aree di bellezza naturale straordinaria, fenomeni naturali superlativi, esempi eccezionali degli stadi principali della storia della terra. Questi sono i criteri che fanno delle Dolomiti un sito di particolare valore per le generazioni future, e dunque paradiso naturale da tutelare e proteggere. Le Dolomiti vantano una superficie complessiva di 142 mila ettari ed una straordinaria biodiversità con 2.400 specie riconosciute.
Sono 878 i beni nel mondo considerati Patrimonio dell’umanità, 43 sono quelli italiani, ma tra questi solo uno fino ad oggi rientrava nella categoria dei beni naturali. Ora alle Isole Eolie si affiancano proprio le Dolomiti.
È difficile spiegare la bellezza delle Dolomiti, riconosciuta a livello universale. Certamente contribuiscono le spettacolari pareti verticali, fatte di guglie frastagliate, di cime aguzze e pinnacoli, che contrastano con i pendii più dolci e gli altipiani. Una varietà di forme, amplificata dalle tonalità differenti che nell’arco della giornata colorano e danno un aspetto sempre nuovo al paesaggio.

Rio delle Foglie/Bletterbach Il canyon è il risultato della disgregazione e dell’erosione degli elementi. A partire dall’era glaciale, circa 15.000 anni fa, il Rio delle Foglie si è scavato una via lunga 8 chilometri e profonda 400 metri nelle diverse ere geologiche. Ogni strato è venuto alla luce: dieci miliardi di tonnellate di pietra sono state erose e trasportate nella valle dell’Adige. Il canyon Rio delle Foglie può essere sfogliato come un libro. L'escursione nel canyon e nel parco geologico Rio delle Foglie è un'avventura particolare che permette di viaggiare per milioni di anni nella storia geologica della terra. Qui gli strati di roccia sono intatti e ben visibili, più che in ogni altra parte delle Alpi e la loro formazione spiega il clima e le condizioni ambientali di circa 250 milioni di anni fa.
Negli strati di pietra arenaria della Val Gardena sono state inoltre trovate orme di sauri.
Tracce ben conservate di parti di piante, i numerosi resti di pasti animali e le buche scavate nel suolo testimoniano il mondo vegetale e la vita della terra.
I fossili dei sedimenti marini come ammoniti, gasteropodi e cefalopodi raccontano la vita dei mari tropicali dell’epoca.

Consiglio: giornata avventura nella gola Rio delle Foglie (“Bletterbach”)!
Ulteriori informazioni: Rio delle Foglie